Un debutto alla regia da Oscar
Alla cerimonia degli Oscar, il produttore e storico batterista dei Roots Ahmir Khalib Thompson, in arte Questlove, si è aggiudicato l’ambita statuetta degli Oscar per il Miglior Documentario con Summer of Soul.
Nel ritirare il premio il regista e musicista Questlove è stato preso dalla commozione. Durante il suo discorso di accettazione ha sottolineato l’importanza del Documentario.
Il documentario racconta infatti l’Harlem Cultural Festival del 1969, tenutosi a 160 km a sud del più noto Woodstock: una grande celebrazione della cultura nera, sei settimane è stata la durata complessiva del festival. Rimaste inedite fino ad oggi, le immagini montate da Questlove mostrano le performance di calibri come: Stevie Wonder, Mahalia Jackson, Nina Simone, Sly and the Family Stone e Gladys Knight & the Pips, ed altre icone degli anni ’60
Il documentario ha ricevuto il plauso della critica su tutta la linea, soprattutto per quanto riguarda la qualità del restauro del film. E’ stato anche premiato ai BAFTA Awards, agli Independent Spirit Awards, al Sundance Festival e ai Gotham Awards.
In Italia “Summer of Soul” è disponibile dal 30 luglio scorso in esclusiva su Star, all’interno della piattaforma Disney+, anche se in molti sperano in una distribuzione nelle sale cinematografiche dopo la vittoria della statuetta.
Piccola Biografia su chi è Questlove
Questlove (Filadelfia, 20 gennaio 1971), è un batterista, disc-jockey, produttore discografico e giornalista musicale statunitense. È il batterista del gruppo hip-hop The Roots ed ha prodotto artisti come Common, D’Angelo e, recentemente, anche Al Green. Suo padre, Lee Andrews, è stato il leader dei Lee Andrews & the Hearts, uno dei più grandi gruppi doo-wop degli anni cinquanta. Durante l’infanzia i suoi genitori non vollero mai affidarlo ad una babysitter preferendo portarlo sempre con loro anche in tour. In questo modo iniziò a familiarizzare con la batteria: all’età di due anni iniziò a suonarla, a sette anni iniziò a suonare in pubblico e a 13 anni divenne già un direttore musicale. Al fine di sviluppare e consolidare le sue doti artistiche i suoi genitori lo iscrissero alla “Philadelphia High School for the Creative and Performing Arts”. Nel 2006 collabora con il cantante italiano Zucchero Fornaciari per la registrazione del brano Un kilo, contenuto nell’album Fly del bluesman reggiano.
Questo oscar secondo me è molto significativo per tutta la comunità culturale/musicale mondiale. Una fonte d’ispirazione ed esempio concreto per aver mostrato al mondo che il batterista, e in generale la figura del musicista, è molto di più di quello che invece viene spesso raccontato. Una speranza in questo momento così travagliato. Grazie.
