I Batteristi a Pescara Jazz 2021!

Il Pescara Jazz è un festival internazionale di musica jazz che si svolge ogni estate a Pescara. Nato nel 1969 per volere di Lucio Fumo, è stato il primo festival italiano dedicato al jazz diventando, al tempo, capofila di una serie di iniziative in tutto il territorio nazionale e una delle manifestazioni jazz più importanti in Europa. Nel 2009 si è svolta la 37ª edizione del festival che ha luogo ininterrottamente dal 1981, dopo una pausa di cinque anni.

La manifestazione vanta una alta affluenza di spettatori per serata è si svolge nella zona della pineta dannunziana di Pescara, presso l’Arena “Gabriele d’Annunzio”, che si trova sulla riviera sud della città di Pescara.

88302140_10222499550621247_4138791740972728320_n-min
Credit @Fulvio Francesia

Pietro Iodice

Verdi & Puccini in Jazz

Nato a Napoli, si trasferisce a Roma nell’88 diventando da subito batterista di spicco del panorama jazz italiano. Forma nel ’93, con Mario Corvini, il Roma Jazz Ensemble, Big Band che esegue sia brani della tradizione jazz che originali a firma di Corvini e di suo fratello, il pianista Pino Iodice.

La sua attività concertistica lo ha visto impegnato nei club e nei festival jazz di tutto il mondo. Ha collaborato con artisti italiani e stranieri come Massimo Urbani, Art Farmer, Jimmy Woody, Benny Golson, Rick Margitza, John Patitucci, Jerry Bergonzi, Steve Turre, Phil Woods, Cedar Walton, Paul Mc Candless, Ronnie Cuber, Martial Solal, Kenny Wheeler, Bob Mintzer e molti altri.

crediti riservati @ellade bandini

Ellade Bandini

Modalità Trio

All’età di 4 anni riceve come regalo di Natale una piccola batteria giocattolo: da qui comincia il suo interesse verso lo strumento, che continua poi intorno ai 15 anni con alcune lezioni presso il maestro Roul Ferretti. A 16 cerca di assimilare i principali “trucchi del mestiere” guardando il batterista Giorgio Zanella, mentre la carriera vera e propria la inizia l’anno dopo, a 17 anni, suonando a livello professionale con alcune orchestre in sale da ballo e night club di tutta Italia: è in una di queste orchestre, quella del maestro Ugo Orsatti, che Bandini suona per la prima volta con il bassista Ares Tavolazzi. Diviene presto un turnista molto richiesto, suonando in alcuni 45 giri di successo di quegli anni, come Io mi fermo qui di Donatello, Viaggio di un poeta e Vendo casa dei Dik Dik, Soleado dei Daniel Sentacruz Ensemble, Rumore di Raffaella Carrà, L’importante è finire e Ancora ancora ancora di Mina.

Nel 1969 con Ares Tavolazzi e Vince Tempera forma i The Pleasure Machine e inizia con loro la collaborazione con Francesco Guccini, fino al 1982 solo su disco e poi anche in tournée. Bandini, nella sua lunga carriera, ha collaborato anche con moltissimi altri musicisti e artisti italiani di rilevanza internazionale: e partecipa inoltre a numerosi festival Jazz con artisti di eguale importanza.

Dal 1999 fa parte della “Drummeria”, formata oltre che da Bandini da altri quattro batteristi: Walter Calloni, Maxx Furian, Christian Meyer e Paolo Pellegatti. “La Drummeria”si esibisce in spettacolari live basati su assoli e unisoni usando i tamburi come mezzi espressivi di grande effetto. Insieme a Mario Arcari e Giorgio Cordini, che come Bandini militarono per anni alla corte di Fabrizio De André, danno vita insieme ad altri giovani e bravissimi musicisti ai “1000 anni, gruppo col quale inciderà “Storia di un Impiegato” totalmente riarrangiato da Mario Arcari.

37613661_1073445729497848_2063806565403590656_n-min
Credit @MasterGraphicsPhotography

Michele Santoleri

Christian Mascetta Trio

Michele Santoleri è un batterista Abruzzese nato a Chieti nel 1994.

Comincia a studiare batteria all’età di 6 anni e successivamente entra nel Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara diplomandosi con il massimo dei voti e lode.

Nell’ambito Rock ha collaborato con Uli John Roth (Scorpions), Fake Heroes. Nell’ambito sinfonico/contemporaneo ha collaborato con Nicola Piovani, Giovanni Sollima, Roberto Molinelli, Claudio Santangelo. Nell’ambito Rap ha collaborato con Willie Peyote. Nell’ambito Pop ha collaborato con Giò Di Tonno, Roberta Faccani (Matia Bazar), Vittorio De Scalzi (New Trolls). Nell’ambito Jazz/Fusion ha collaborato con Tony Pancella, Maurizio Rolli, Dan Moretti, Pierpaolo Bisogno, Carlo Morena, Pierpaolo Pecoriello, Susanna Stivali.

È attualmente il batterista di Gegè Telesforo, Koinaim e SensAction. Svolge anche l’attività da session man live e in studio

 

Qui di seguito trovi la nostra intervista a Michele:

33037632_1232355816894929_7370439621131370496_n-min
Credit @S. Innocente

Nicola Angelucci

Fabrizio Bosso Qartet

Nato il 10 luglio 1979, inizia giovanissimo (in Abruzzo, sua terra d’origine) lo studio della batteria con il batterista e percussionista Alberto Biondi.

Si trasferisce a Roma nel 2000 e nella capitale approfondisce gli studi jazzistici con il batterista Lorenzo Tucci e con il pianista Luca Mannutza.

Musicista dall’esperienza ormai indiscussa, sideman di molti tra i più interessanti e celebri leader del Jazz, quali Benny Golson (con il quale collabora dal 2004 insieme e grazie al trio del pianista Antonio Ciacca),  Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Steve Grossman, Sonny Fortune, Wess Anderson, Jeremy Pelt, Joel Frahm, Eddie Gomez,  Andy Gravish, Jim Rotondi, Alex Sipiagin, Sam Yahel, Jerry Bergonzi, Aaron Goldberg, Larry Granadier, Peter Bernstein, Dave Kikoski, John Hicks, George Garzone, Joey De Francesco.

Nicola è stato membro del trio di Enrico Pieranunzi, del “live tour” 2008 di Mario Biondi ed attualmente fa parte di diversi progetti come ad esempio la band di Fabrizio Bosso, Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Giovanni Tommaso, Enrico Pieranunzi/Simona Severini,  Giovanni Mazzarino, Bebo Ferra, Luca Mannutza, Mattia Cigalini,  Paolo Recchia, Michele Polga, Max Rolff con i quali ha registrato vari dischi. Alcune altre registrazioni/collaborazioni sono quelle fatte con Francesco Cafiso, Bob Mintzer, Alex Sipiagin, Peter Bernstein, Sam Yahel, Jeremy Pelt, Mike Stern, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani,  Dado Moroni, Andrea Pozza, Perico Sambeat, Gabriele Mirabassi,  Gegè Telesforo, Maurizio Rolli, Maurizio Giammarco, Javier Girotto, Stefania Tallini, Susanna Stivali.

Vincitore di numerosi awards e scholarship tra cui una borsa di studio presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, vincitore del concorso “Baronissi Jazz” nel 2000 e 2004, del “Gran Prix du Public” al “Tramplin Jazz d’Avignon” nel 2002 e del “26th Hoeilaart Jazz Contest” in Belgio nel 2004. Docente dei seminari di “Orsara Jazz” (FG) nel 2005 e nel 2006 e dell’ Eddie Lang Jazz festival nel 2012,  direttore artistico di “Altino Jazz” (CH) ed endorser per le bacchette Agner.

Nonostante la sua giovane età ha al suo attivo circa 60 dischi.

 Il suo primo lavoro da leader uscito nel 2010, per la Via Veneto Jazz, ha il nome di “The First One” con Sam Yahel all’organo e piano, Jeremy Pelt alla tromba, Kengo Nakamura, Johannes Weidenmueller e Francesco Puglisi al basso, Roberto Tarenzi al piano e Paolo Recchia al sax.

Risale a marzo 2013 il suo secondo lavoro da leader “Beyond the drums”, con il quartetto, ormai affiatato e consolidato, con il quale Nicola lavora da circa 4 anni (Recchia, Tarenzi, Puglisi) più un ospite d’eccezione: il chitarrista Newyorkese Peter Bernstein.

Il 2015 è l’anno del suo terzo cd da leader. “Changes”, con il fidato,  ormai storico compagno di mille avventure, Paolo Recchia ai sassofoni e con due new entry nel percorso musicale di Nicola: Gianluca Di Ienno all’organo & fender rhodes e Andrea Dulbecco al vibrafono.

Su un paio brani sono presenti anche Fabrizio Bosso e Max Ionata.

dan-weiss-pomigliano-jazz-ph-silvano-caiazzo3-min
Credit @Silvano Caiazzo @Pomigliano Jazz Festival

Dan Weiss

D’andrea/Douglas 4tet

Dan Weiss è cresciuto nel New Jersey. Si è trasferito a New York per frequentare la Manhattan School of Music, dove ha studiato con John Riley. Si è specializzato in percussioni jazz con un minore in composizione classica. Weiss ha anche studiato tabla con il guru Pandit Samir Chatterjee. L’intenso studio di Weiss sul jazz, la classica indiana, la classica contemporanea, l’Africa occidentale e il metal crea un suono che trascende lo stile o il genere convenzionale. I suoi marchi compositivi sono melodie spigolose ma emotive; lunghi cicli ritmici originari di molte musiche non occidentali, complesse parti di batteria composte e forme melodiche che attingono direttamente dal sistema raga presente nella musica classica indiana. Come leader, Weiss ha pubblicato diversi album a suo nome e con il suo trio con pianoforte. È anche il leader degli Starebaby, un gruppo che fonde l’heavy metal e la musica elettronica con elementi improvvisati di jazz. Come sideman, è stato in tournée con Lee Konitz, Chris Potter, Kenny Werner, Rudresh Mahanthappa, David Binney e molti altri. È stato vincitore di una stella nascente nel 60° e nel 61° sondaggio annuale Downbeat Critic ed è stato definito uno dei “Five Jazz Drummers to Watch” dal New York Times.

 

[N.B. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO]

Condividi Questo Articolo con i tuoi Amici! Clicca Qui!
Leonardo
Leonardo

Founder @Drumitaly