Da cosa è composta una Batteria Acustica?
Le batterie che vengono suonate oggi si sono evolute attraverso la combinazione di vari strumenti a percussione presi da culture musicali diverse e attraverso l’innovazione tecnica.
Le batterie hanno un’enorme molteplicità di dimensioni e configurazioni a seconda dello stile di musica. Questo capitolo esplorerà i vari componenti della batteria moderna e prenderà in esame anche alcune delle diverse configurazioni utilizzate nei vari generi musicali.
La Grancassa
La grancassa (conosciuta gergalmente come cassa, bass-drum in inglese), costituisce una parte centrale della batteria. E’ il tamburo dalla tonalità più bassa, possiede infatti il suono più grave. Questo tamburo è solitamente posizionato orizzontalmente a terra, appoggiato su un fianco, quindi con le pelli posizionate in modo verticale rispetto al pavimento, una di esse rivolta in generale verso il pubblico (infatti molti gruppi fanno stampare il proprio nome o il proprio logo sulla pelle visibile dal pubblico della grancassa). La grancassa viene suonata con l’ausilio di un pedale azionato con il piede destro (nel caso di batterista destrorso). Inizialmente, prima dello sviluppo dei pedali, la grancassa veniva suonata calciandola, da qui il nome inglese kick drum.
La cassa, insieme al rullante, è uno dei tamburi fondamentali per la costruzione di un groove. La cassa infatti conferisce il ritmo alla canzone e, soprattutto nel pop e nel rock, si lega alla ritmica del basso. Il suono prodotto dalla cassa definisce i tempi forti del ritmo. Nella musica metal, può succedere che i gruppi utilizzano due grancasse o una singola grancassa con doppio pedale, al fine di rappoppiare la velocità di percussione.
La grancassa è generalmente il tamburo più grande della batteria, più ampio è il diametro della cassa, più il suono prodotto è grave. Solitamente il suo diametro varia dai 20 ai 22 pollici, anche se può abbassarsi fino a 16 pollici ed arrivare addirittura a 26 pollici (la grancassa da 26 pollici è stata resa celebre da John Bonham, batterista dei Led Zeppelin). La profondità del fusto varia generalmente dai 16 ai 20 pollici.
Il Rullante
l rullante (snare drum in inglese) è il tamburo principale, più caratteristico, di una batteria, “il principe della batteria”. Viene posizionato tra le gambe del batterista e sorretto da un supporto chiamato appunto “reggirullante”. Il rullante è un tamburo costituito da un fusto di legno o metallo (attualmente anche in plexiglas e altri materiali) e da due pelli, tenute in tensione da due cerchi di metallo tramite tiranti. La pelle superiore, detta battente, è quella che viene percossa dalle bacchette, la pelle inferiore, detta risonante, ha una serie di fili metallici posti a contatto con la pelle chiamati cordiera. Il suono distintivo del rullante è ottenuto proprio grazie alla cordiera. La cordiera può essere attivata o disattivata grazie ad un dispositivo chiamato “macchinetta”.
La funzione del rullante è quella di fornire un forte accento regolare nell’esecuzione di un groove, venendo suonato o percuotendo la pelle, o suonando il bordo, il cosiddetto “rimshot”. Solitamente durante un groove il rullante viene suonato con la mano sinistra mentre la mano destra è impegnata a suonare piatti o altre percussioni.
Il diametro tipico del rullante è di 14 pollici, ma può variare, mentre la profondità media è compresa tra i 4.5 e gli 8 pollici. Tuttavia esistono delle varianti come i cosiddetti piccolo snare, dove la profondità si abbassa fino a 3 pollici. Un’altra variante è il popcorn snare, dove il diametro può arrivare ad abbassarsi fino ad 8 pollici pur mantenendo una profondità del fusto generosa.
Tom-Tom
I tom tom (o semplicemente tom) sono tamburi che vanno a completare il set di una batteria. Sono composti da due pelli, battente e risonante, tese sui fusti da cerchi di metallo. Questi tamburi vengono posizionati solitamente al di sopra della grancassa tramite appositi sostegni montati direttamente su quest’ultima oppure agganciati sulle aste dei piatti. Vengono generalmente disposti in ordine decrescente, dal più acuto al più grave, da sinistra a destra per i destrorsi e viceversa per i mancini. Il numero di tom tom e timpani presenti in una batteria varia in base alle preferenze del batterista, anche se il numero standard è di due tom tom sospesi e di un timpano.
Il loro utilizzo avviene soprattutto nell’esecuzione di rullate (“fill”) e assoli.
Le dimensioni dei tom sono molto variabili, dai 6 ai 14 pollici di diametro per i tom tom sospesi. Come per la grancassa, più il diametro del tom è ristretto, più il suono è acuto, più è ampio, più il suono è grave. Anche la profondità del tom influenza l’altezza del suono prodotto.
Timpano
I timpani (o tom a terra) sono tom tom di dimensioni maggiori e dotati di piedini che vengono posizionati a terra. Il timpano è generalmente un ampio tamburo, posto alla destra del batterista, con un’accordatura più grave dei tom classici.
Le dimensioni dei timpani sono molto variabili, dai 14 ai 20 pollici. Il numero di tom tom e timpani presenti in una batteria varia in base alle preferenze del batterista, anche se il numero standard è di due tom tom sospesi e di un timpano.
Il Charleston
Il charleston (hi-hat in inglese, charley per gli amici) è uno strumento composto da una coppia di piatti montati orizzontalmente su un’asta metallica a contatto l’uno con l’altro. Quella del charleston è stata una vera e propria rivoluzione, inizialmente posizionato al livello del suolo, dal 1926 venne poi utilizzata un’asta scorrevole permettendo di posizionare il charleston al livello del rullante e di azionare il pedale che preme i due piatti uno contro l’altro, creando il suono caratteristico. il pedale viene azionato dal piede sinistro nel caso di batterista destrorso.
Il charleston si trova solitamente alla sinistra del batterista e viene suonato con la mano destra. Il suono del charleston varia dalla pressione applicata con il pedale, che passa da un suono secco e definito con i due piatti chiusi, ad un suono più forte e pastoso con i piatti aperti. La funzione del charleston è principalmente d’accompagnamento grazie al suono definito che produce.
Solitamente il piatto inferiore è più pesante di quello superiore. I piatti del charleston vengono venduti a coppie e la gamma dei diametri spazia dai 10 ai 15 pollici, le dimensioni più diffuse sono 13 e 14 pollici.
Il Ride
Il ride è il secondo piatto d’accompagnamento insieme al charleston. Il ride si usa per suonare il “beat”, scandendo il tempo in alternativa al charleston. Possiede in quasi tutti i casi un’ampia campana al centro che può essere suonata per produrre un suono alto e penetrante. Il piatto ride esiste con o senza campana (flat). È possibile suonarlo: con la punta della bacchetta sul lato superiore, così facendo il suono prodotto sarà definito e chiaro, rendendolo ideale per scandire il tempo durante un groove, con il lato della bacchetta sul bordo o con la punta/spalla sulla campana. Generalmente il ride è posizionato a destra del batterista.
È il piatto dal peso e dimensioni maggiori, che generalmente vanno dai 18” ai 24”. Oltre ad avere un diametro grande, i ride sono relativamente spessi, dipende da ride a ride, e questo contribuisce a dare loro un suono più controllato.
Il Crash
Il crash è un piatto solitamente utilizzato per fornire accenti. Questo piatto viene suonato colpendone il bordo con il collo della bacchetta. Il risultato è un suono ad alto volume, esplosivo, perfetto per enfatizzare la struttura di un brano. Solitamente usato in apertura o in chiusura di una certa battuta, enfatizzandone l’accento.
Una batteria di base è provvista di almeno un crash, ma molti batteristi preferiscono usare due o più di questi piatti di diverse dimensioni e tonalità. Oltre alla sua funzione classica, il crash può essere utilizzato come piatto d’accompagnamento nei generi musicali dove è richiesto un grande volume (ad esempio nell’hard rock o nell’heavy metal).
Il crash è un piatto che si è evoluto enormemente nel tempo, tant’è che ne esistono un’infinità di versioni diverse. Le dimensioni di un crash variano solitamente dai 14 ai 22 pollici e lo spessore varia a seconda dell’uso a cui sono destinati. Il crash standard si attesta in un range che va dai 14″ a 18″ di media.
Lo Splash
Più piccolo rispetto a un piatto ride o crash, anche questo elemento prende il nome dal rumore che produce. Gli splash sono generalmente i piatti più piccoli di una batteria e sono utilizzati per fornire accenti ed effetti. Gli splash vengono suonati colpendo il bordo del piatto con il collo della bacchetta. Il suono dello splash è brillante e con una veloce decadenza, viene utilizzato per espandere le possibilità sonore di una combinazione base di piatti. Misura tra i 6 e i 10 pollici.
Il China
Il china è un piatto utilizzato per produrre accenti ed effetti. Questo piatto ha una forma molto particolare essendo dotato di una campana conica ed il bordo rovesciato, una forma che contribuisce al loro suono caratteristico. Il china viene generalmente montato parabolicamente a differenza agli altri piatti, montati “al rovescio”, in modo che, durante l’esecuzione, la spalla della bacchetta possa colpire la parte curva del bordo del piatto.
Questo piatto è generalmente concepito per produrre accenti ed effetti, ma negli ultimi anni sta diventando sempre più popolare nei generi “pesanti”, dove viene utilizzato anche come piatto d’accompagnamento. Un’altra variante del china è il cosiddetto “swish”. Lo swish, utilizzato soprattutto in ambito jazz, è dotato del bordo rovesciato come in un normale china, però possiede una campana di dimensioni più contenute e a parità di diametro è risulta più pesante rispetto ad un classico china. Questa variante viene solitamente montata con la campana rivolta verso l’alto come in un normale piatto e suonata come se fosse un ride.
Le sue dimensioni sono estremamente variabili, dai 6 ai 27 pollici. I china che variano dai 6 ai 14 pollici vengono generalmente denominati “china splash”.
I Piatti Effetto
I piatti effetto includono una gamma di modelli diversi tra cui gong, campane e piastre, che offrono sonorità esotiche alternative ai piatti tradizionali. I piatti effetto sono stati creati negli ultimi anni per creare diverse sonorità ed avere nuovi suoni, dando la possibilità ai batteristi ed ai percussionisti di personalizzare il proprio drum-set dotandolo di più strumenti e più suoni.
Per creare nuove sonorità “basta” modificare la forma o la massa, praticando dei fori, per modificare drasticamente il suono di un piatto o pezzo di bronzo qualsiasi. Questo vale anche aggiungendo altro materiale o dei piccoli sonagli.